mercoledì 30 novembre 2011

chronos e kairos

Tempo


Comunque vadano le cose lui passa

E se ne frega se qualcuno è in ritardo

Puoi chiamarlo bastardo ma intanto è già andato

E fino adesso niente lo ho mai fermato

E tuttalpiù forse lo hai misurato (Jovanotti)


Non vi è mai capitato di pensare a qualche cosa, e vi succede che sfogliando una rivista leggete proprio di quello, parlate con amici e il discorso cade su quella questione, ascoltate un'omelia che tratta lo stesso argomento al quale stavate pensando? In questi giorni mi è successo proprio questo.
 Cos'è il tempo?A questa domanda l'Uomo ha cercato di rispondere da sempre.
 Gli antichi greci avevano due parole per il tempo, kronos e kairos. Mentre la prima si riferisce al tempo logico e sequenziale la seconda, Kairos (καιρός)   significa " un tempo nel mezzo", un momento di un periodo di tempo indeterminato nel quale "qualcosa" di speciale accade",  "momento giusto o opportuno" o "tempo di Dio. Ciò che è la cosa speciale dipende da chi usa la parola. Chi usa la parola definisce la cosa, l'essere della cosa. Chi definisce la cosa speciale definisce l'essere speciale della cosa. È quindi proprio la parola, la parola stessa, quella che definisce l'essere speciale. Mentre chronos è quantitativo, kairos ha una natura qualitativa.individuale o collettivo.
Seneca e il tempo.Seneca vuole far notare, come la maggior parte degli uomini non sia consapevole di quanto sia prezioso il tempo e come esso debba essere usato in modo da vivere veramente fino in fondo ogni secondo;infatti mentre siamo gelosissimi di tutto il resto il tempo lo regaliamo a destra e a manca senza tenere conto del suo valore…Seneca è infatti convinto innanzitutto del fatto che la vita non sia affatto breve come molti affermano (non solo ignoranti ma anche menti illustri come Aristotele) ma che anzi sia lunga se il tempo viene gestito bene, e il tempo è più che sufficiente per compiere anche i più alti e nobili propositi. Infatti una gran parte del nostro tempo ci sfugge mentre siamo impegnati a fare nulla o a farlo male,quando non ci rendiamo conto che mentre il tempo passa moriamo sempre un pò, perché infatti tutti i giorni che abbiamo già vissuto sono alle nostre spalle e sono già morti. Quale è allora, secondo Seneca, il modo per vivere bene,in modo positivo e costruttivo la vita? Il punto di vista di Seneca è chiaro e di facile realizzazione: è necessario vivere pienamente l'oggi, vivere quindi il presente senza fare grandi progetti per il futuro considerando l'oggi come una vita intera. Non c'è nulla di più sciocco che fare progetti a lunga scadenza e rimandare al domani quel che è possibile fare oggi,sprecando la vita nel progettarla.In questo modo finiamo per fare affidamento su ciò che è nelle mani della sorte,facendoci sfuggire ciò che è nelle nostre.Tutto ciò che deve ancora accadere è dominato dall'incertezza, perciò è necessario affrettarsi a vivere. Bisogna lottare contro la velocità del tempo attingendo a esso come da un torrente .
Nietzsche fa notare che (essendo le "cose del mondo" di numero finito, e il tempo infinito) anche nella vita umana questo concetto è applicabile: ogni evento che possiamo vivere, l'abbiamo già vissuto infinite volte nel passato, e lo vivremo infinite volte nel futuro. La nostra stessa vita è già accaduta, e in questo modo perde di senso ogni visione escatologica della vita. In Così parlò Zarathustra Nietzsche mostra come il comprendere questo punto sia fondamentale nel processo di crescita spirituale che porta all'Oltreuomo. La caratteristica fondamentale dell'Oltreuomo sta proprio nella sua capacità di non pensare più in termini di passato e futuro, di principii da rispettare e scopi da raggiungere, ma vivere "qui e ora" nell'attimo presente.

Vangelo Mt 24, 37-44

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».

Questi brevi appunti mi pongono di fronte ad altre domande.
Oggi che tempo stiamo vivendo? Il momento speciale è nella quotidianità o nell'eccezionalità? Stiamo vivendo un tempo eccezionale? Quanto dura il kairos?
La crisi che stiamo attraversando ci pone tutti davanti a scelte di cambiamento.Non c'è più tempo e Vi chiedo perdono per il tempo rubato.

lunedì 21 novembre 2011

Fratelli d'Italia

Fratelli d'Italia
L'Italia s'è desta,
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.

Avete mai sentito cantare l'inno d'Italia da una bambina nera? Io si. La bambina si chiama Faith, ha 4 anni, è nera, ma è nata in Italia, a Castelvolturno.La mamma è nigeriana, ma Faith quando vediamo  la partita insieme non dice " forza Nigeria", lei dice con la sciarpa azzurra al collo " Forza Napoli".
All'asilo è l'unica bimba nera, ma nessun bambino se ne è accorto, forse perchè Faith quando gioca insieme parla italiano e non in inglese.
Faith è felice di vivere qui in Italia, è il Paese che ama perchè è qui che è nata, nessuno le ha ancora detto che a 18 anni sarà una clandestina e questo Paese, che ha dato i natali a santi, poeti, navigatori e neri,  la caccerà.

venerdì 18 novembre 2011

sic transit gloria mundi

Un giorno credi di essere giusto 
e di essere un grande uomo 
in un altro ti svegli 
e devi cominciare da zero... 

La politica ridotta ad arena, presidenti del consiglio abbattuti con il dito verso, deputati novelli gladiatori. L'uomo forte risolve i problemi e non fa affrontare la realtà. Presa di coscienza.Tifo da stadio. Oligarchia dei tecnocrati. wiston churchill  "È stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora". informazione e gossip. macchina del fango. spread,deficit,debito pubblico.alternativa .inciucio.opportunismo.interessi personali.nemesi storica punire l'arroganza dell'uomo.torniamo sul concetto di rappresentanza.
Ora che la situazione politica sembra più chiara, a bocce ferme, sento il dovere di fermare su carta i miei pensieri, le mie emozioni che questa fase della storia italiana ci porta e mi porta.
E' stato un mese denso di avvenimenti, che ho vissuto e fissato nei miei post; ho cominciato con la manifestazione del 15 ottobre, e a distanza di un mese di quella manifestazione e del movimento degli indignati non riesco a cogliere segni incisivi nel successivo sviluppo degli avvenimenti che hanno portato a questo governo " tecnico". Black Block, infiltrati o meno, hanno rubato la scena  e distolto l'attenzione a un Movimento che si è presentato in  piazza senza gestire la piazza.
E in un momento di confusione tra Destra e Sinistra, l'unico apparato di Potere , che resiste da 2000 anni, ha fatto sentire con forza la propria voce. Una voce che non si era levata prima, quando mister B. conduceva la stessa vita .Ma non voglio fermarmi su questi punti che probabilmente avranno uno sviluppo ulteriore in altri post, quello che mi interessa in questo momento è il momento della caduta di Berlusconi. Il tifo da calcio, i caroselli di auto, le ingiurie, i vaffa, tutto mi ha riportato alla mente non tanto la caduta di Craxi, quanto , con le dovute proporzioni, la caduta del muro di Berlino. Anche allora , festa di popolo, inni alla libertà, viva la democrazia...
e poi non si aveva più il Nemico, e si doveva dare sostanza a quelle istanze..
Non pervenuto.

giovedì 10 novembre 2011

Passione



CCHIU'LUNTANA ME STAIE,

CCHIU' VICINA TE SENTO...
CHI SA A CHISTO MUMENTO

TU A CHE PIENZE... CHE FFAIE...
TU M'E' MISO 'INT' 'E VVENE
NU VELENO CH'E' DDOCE...

NUN ME PESA STA CROCE
CA TRASCINO PE'TE...

TE VOGLIO... TE PENZO... TE CHIAMMO...
TE VECO... TE SENTO... TE SONNO...
E' N'ANNO -

'NCE PIENZE CA E' N'ANNO -
CA ST'UOCCHIE NUN PONNO
CCHIU' PACE TRUVA'?...

Cos'è la passione? come possiamo definire quel sentimento che ti permette di scalare montagne e di scendere nelle profondità marine, di compiere pazzie e azioni meditate.
Senza la passione non si avrebbe vita, ma per passione si può perdere la vita. La passione è l'additivo che muove tutto il nostro agire, ma anche il non agire. Dura una vita intera, ma è anche questione di un attimo. Nasce, si espande, si ritira, scompare, ricompare, in un loop infinito. Un riff a volte uguale, a volte modificato. uno standard jazz che puoi variare ad libitum o suonare uguale  alla prima esecuzione. Perchè scompare? Perchè nasce? E' più fortunato l'uomo che non hai mai provato questo sentimento, quello che lo ha perso, quello che ancora lo vive? La passione travolge tutto quello che ha intorno, è un sentimento " egoista"; sottrae tempo, emozioni, cose e passioni. Nasce in testa o nel cuore?


Ma che domande mi pongo, in un momento attuale dove la politica e l'economia occupano i nostri pensieri, dove il futuro più lontano è fissato a qualche giorno se non a qualche ora? Proprio in questi momenti, sentendo un vecchio disco napoletano, ho sentito la voglia di parlare di passione. La passione di fare politica, di credere in un altro mondo, la passione di amare una donna.
Con passione.
 














domenica 6 novembre 2011

Destra e Sinistra

Tutti noi ce la prendiamo con la storia
ma io dico che la colpa è nostra
è evidente che la gente è poco seria
quando parla di sinistra o destra.

Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
.................
L'ideologia, l'ideologia
malgrado tutto credo ancora che ci sia
è la passione, l'ossessione
della tua diversità
che al momento dove è andata non si sa
dove non si sa, dove non si sa.


Perdonatemi, se insisto sempre con Giorgio Gaber, ma la sua analisi della società resta attuale e preveggente, come in questo brano del 2001. Tutta questa premessa per manifestare il mio disagio di cittadino in questa Italia di  oggi. Il termine cittadino vuole  esprimere un concetto più ampio di elettore, abitante, simpatizzante, indignato, popolo. In questi giorni sembra di vivere in un Paese impazzito, dicotomico, soprattutto allo sbando, un si salvi chi può, novello 8 settembre , da ultima spiaggia. La Politica ridotta a mercimonio, un meretricio. Se da un lato si assiste a un finale da caduta dell'impero dall'altra parte assistiamo a un tentativo patetico da parte di tutte le opposizioni (sic) di fare quadrato non tanto per ridare dignità a questo Paese, ma per arrivare a una fine legislatura che possa garantire i privilegi della Casta. Non si tratta di antipolitica, ma come ho espresso in altri post, è il concetto di democrazia rappresentativa che ritengo completamente stravolto dai partiti. Mi piace prendere a prestito di nuovo Gaber che cantava " È nata così la "Democrazia rappresentativa" che dopo alcune geniali modifiche fa sì che tu deleghi un partito che sceglie una coalizione che sceglie un candidato che tu non sai chi è, e che tu deleghi a rappresentarti per cinque anni, e che se lo incontri ti dice giustamente: "Lei non sa chi sono io!". Questo è il potere del popolo."
Superare questa fase é possibile? Come può il Popolo riprendersi il potere che gli é stato sottratto non solo dai partiti, ma anche dalle istituzioni sovranazionali e dai potentati economici? Si può sfruttare questa crisi economica per creare un nuovo ordine etico, morale e nuove dinamiche sociali?
Ci lasciamo con questi interrogativi.