lunedì 26 dicembre 2011

Titanic

La prima classe costa mille lire,

la seconda cento, la terza dolore e spavento

e puzza di sudore nel boccaporto

e odore di mare morto.

Signor Capitano, mi stia a sentire

ho belle pronte le mille lire,

in prima classe io voglio viaggiare

su questo splendido mare.

(F. De Gregori)
 

Riflessioni nella notte di Natale del 2011... Un Natale diverso,  più povero, meno sfarzoso, in attesa di una scintilla, di un miracolo...Da millenni ci aggrappiamo al Miracolo, l'avvenimento che ci sollevi dallo stato attuale e ci proietti in un'altra dimensione. Queste riflessioni vanno in un'altra direzione rispetto a quello che immaginavo, quando mi sono messo a scrivere.. avrei voluto parlare di questa nave Italia che affonda, dove viene chiesto a tutti di adoperarsi per evitare il naufragio, ma non ha tutti viene offerta la scialuppa di salvataggio... chi ha il biglietto di viaggio in terza classe per salvarsi è destinato a combattere contro altri disgraziati passeggeri.. dovrà salire sulle loro spalle e affondarli....'fanculo ai neri .. perchè hanno preso questa nave, non hanno visto che sotto al gran pavese c'è solo miseria ..'fanculo a tutti i deboli.. 'fanculo ai poveri .. in prima classe si parla una lingua che non riconosco, non è la lingua di noi cafoni.. parlano di democrazia sospesa.. di " votare per dare il voto al popolo sovrano", ma cazzo significa . quando il voto è stato libero?.. quando hai la pancia vuota e i tuoi figli ti chiedono il pane .. chi scegli? i principii o  lecchi la mano che ti elemosina le briciole.. Ecco allora l'Uomo Forte, L'Uomo della Provvidenza.. Il Miracolo Italiano.
Voglio parlarvi di un'altro Natale. Dove la parola crescita non mi faccia pensare a PIL ,spread, commesse, export...ma come dice  Isaia " Il lupo e l’agnello pascoleranno assieme, il leone mangerà il foraggio come il bue, e il serpente si nutrirà di polvere. Non si farà né male né danno su tutto il mio monte santo, dice il Signore.”
L’handicappato sarà guarito: “Allora si apriranno gli occhi dei ciechi, e saranno sturati gli orecchi dei sordi; allora lo zoppo salterà come un cervo, e la lingua del muto canterà di gioia; perché delle acque sgorgheranno nel deserto, e dei torrenti nei luoghi solitari.”
Possiamo immaginare una crescita dei valori di solidarietà, condivisione , fratellanza.? Può esserci una crescita felice per tutti? Non è più il tempo di dire " io speriamo che me la cavi".
Buon Natale

venerdì 16 dicembre 2011

Itaca

Quando ti metterai in viaggio per Itaca


devi augurarti che la strada sia lunga,

fertile in avventure e in esperienze.

I Lestrigoni e i Ciclopi

o la furia di Nettuno non temere,

non sara` questo il genere di incontri

se il pensiero resta alto e un sentimento

fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.

In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,

ne' nell'irato Nettuno incapperai

se non li porti dentro

se l'anima non te li mette contro. (Kostantin Kavafis)

Ulisse è tutto quello che è o vorrebbe essere  l'italiano medio:  il furbo, il figlio di puttana, quello che sopravvive a tutto, " si fa' sicch ma non more ", Ulisse non ha vergogna a indossare  abiti femminili per sfuggire alla guerra, e quando partecipa alla guerra dove non arrivano le armi arriva la sua astuzia , " la cazzimma" ( lasciatemelo dire in napoletano). Lascia il suo Paese, la donna fedele che lo aspetta, gira per vent'anni , non si fa mancare niente, per lui le donne si ammazzano, donne per una notte , o per anni, da portare a letto e farci figli, pensando sempre a Penelope, la vedova bianca. Quando torna a casa e per fuggire di nuovo. E'  sete di conoscenza, apertura a tutte le novità o perchè " a casa ci puzza"...?
Pure capace di generosità verso i compagni in difficoltà, e pronto a spronarli esaltandone le doti per raggiungere il suo fine.

 « "O frati," dissi, "che per cento milia
perigli siete giunti a l'occidente,
a questa tanto picciola vigilia
d'i nostri sensi ch'è del rimanente
non vogliate negar l'esperïenza,
di retro al sol, del mondo sanza gente.
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza". »

(vv. 112-120) Dante

Chi è l'Ulisse odierno?..In questi giorni vediamo lo spettacolo di troppi politicanti che si credono novelli Ulisse...Che gli dei ci assistano...

mercoledì 30 novembre 2011

chronos e kairos

Tempo


Comunque vadano le cose lui passa

E se ne frega se qualcuno è in ritardo

Puoi chiamarlo bastardo ma intanto è già andato

E fino adesso niente lo ho mai fermato

E tuttalpiù forse lo hai misurato (Jovanotti)


Non vi è mai capitato di pensare a qualche cosa, e vi succede che sfogliando una rivista leggete proprio di quello, parlate con amici e il discorso cade su quella questione, ascoltate un'omelia che tratta lo stesso argomento al quale stavate pensando? In questi giorni mi è successo proprio questo.
 Cos'è il tempo?A questa domanda l'Uomo ha cercato di rispondere da sempre.
 Gli antichi greci avevano due parole per il tempo, kronos e kairos. Mentre la prima si riferisce al tempo logico e sequenziale la seconda, Kairos (καιρός)   significa " un tempo nel mezzo", un momento di un periodo di tempo indeterminato nel quale "qualcosa" di speciale accade",  "momento giusto o opportuno" o "tempo di Dio. Ciò che è la cosa speciale dipende da chi usa la parola. Chi usa la parola definisce la cosa, l'essere della cosa. Chi definisce la cosa speciale definisce l'essere speciale della cosa. È quindi proprio la parola, la parola stessa, quella che definisce l'essere speciale. Mentre chronos è quantitativo, kairos ha una natura qualitativa.individuale o collettivo.
Seneca e il tempo.Seneca vuole far notare, come la maggior parte degli uomini non sia consapevole di quanto sia prezioso il tempo e come esso debba essere usato in modo da vivere veramente fino in fondo ogni secondo;infatti mentre siamo gelosissimi di tutto il resto il tempo lo regaliamo a destra e a manca senza tenere conto del suo valore…Seneca è infatti convinto innanzitutto del fatto che la vita non sia affatto breve come molti affermano (non solo ignoranti ma anche menti illustri come Aristotele) ma che anzi sia lunga se il tempo viene gestito bene, e il tempo è più che sufficiente per compiere anche i più alti e nobili propositi. Infatti una gran parte del nostro tempo ci sfugge mentre siamo impegnati a fare nulla o a farlo male,quando non ci rendiamo conto che mentre il tempo passa moriamo sempre un pò, perché infatti tutti i giorni che abbiamo già vissuto sono alle nostre spalle e sono già morti. Quale è allora, secondo Seneca, il modo per vivere bene,in modo positivo e costruttivo la vita? Il punto di vista di Seneca è chiaro e di facile realizzazione: è necessario vivere pienamente l'oggi, vivere quindi il presente senza fare grandi progetti per il futuro considerando l'oggi come una vita intera. Non c'è nulla di più sciocco che fare progetti a lunga scadenza e rimandare al domani quel che è possibile fare oggi,sprecando la vita nel progettarla.In questo modo finiamo per fare affidamento su ciò che è nelle mani della sorte,facendoci sfuggire ciò che è nelle nostre.Tutto ciò che deve ancora accadere è dominato dall'incertezza, perciò è necessario affrettarsi a vivere. Bisogna lottare contro la velocità del tempo attingendo a esso come da un torrente .
Nietzsche fa notare che (essendo le "cose del mondo" di numero finito, e il tempo infinito) anche nella vita umana questo concetto è applicabile: ogni evento che possiamo vivere, l'abbiamo già vissuto infinite volte nel passato, e lo vivremo infinite volte nel futuro. La nostra stessa vita è già accaduta, e in questo modo perde di senso ogni visione escatologica della vita. In Così parlò Zarathustra Nietzsche mostra come il comprendere questo punto sia fondamentale nel processo di crescita spirituale che porta all'Oltreuomo. La caratteristica fondamentale dell'Oltreuomo sta proprio nella sua capacità di non pensare più in termini di passato e futuro, di principii da rispettare e scopi da raggiungere, ma vivere "qui e ora" nell'attimo presente.

Vangelo Mt 24, 37-44

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».

Questi brevi appunti mi pongono di fronte ad altre domande.
Oggi che tempo stiamo vivendo? Il momento speciale è nella quotidianità o nell'eccezionalità? Stiamo vivendo un tempo eccezionale? Quanto dura il kairos?
La crisi che stiamo attraversando ci pone tutti davanti a scelte di cambiamento.Non c'è più tempo e Vi chiedo perdono per il tempo rubato.

lunedì 21 novembre 2011

Fratelli d'Italia

Fratelli d'Italia
L'Italia s'è desta,
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.

Avete mai sentito cantare l'inno d'Italia da una bambina nera? Io si. La bambina si chiama Faith, ha 4 anni, è nera, ma è nata in Italia, a Castelvolturno.La mamma è nigeriana, ma Faith quando vediamo  la partita insieme non dice " forza Nigeria", lei dice con la sciarpa azzurra al collo " Forza Napoli".
All'asilo è l'unica bimba nera, ma nessun bambino se ne è accorto, forse perchè Faith quando gioca insieme parla italiano e non in inglese.
Faith è felice di vivere qui in Italia, è il Paese che ama perchè è qui che è nata, nessuno le ha ancora detto che a 18 anni sarà una clandestina e questo Paese, che ha dato i natali a santi, poeti, navigatori e neri,  la caccerà.

venerdì 18 novembre 2011

sic transit gloria mundi

Un giorno credi di essere giusto 
e di essere un grande uomo 
in un altro ti svegli 
e devi cominciare da zero... 

La politica ridotta ad arena, presidenti del consiglio abbattuti con il dito verso, deputati novelli gladiatori. L'uomo forte risolve i problemi e non fa affrontare la realtà. Presa di coscienza.Tifo da stadio. Oligarchia dei tecnocrati. wiston churchill  "È stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora". informazione e gossip. macchina del fango. spread,deficit,debito pubblico.alternativa .inciucio.opportunismo.interessi personali.nemesi storica punire l'arroganza dell'uomo.torniamo sul concetto di rappresentanza.
Ora che la situazione politica sembra più chiara, a bocce ferme, sento il dovere di fermare su carta i miei pensieri, le mie emozioni che questa fase della storia italiana ci porta e mi porta.
E' stato un mese denso di avvenimenti, che ho vissuto e fissato nei miei post; ho cominciato con la manifestazione del 15 ottobre, e a distanza di un mese di quella manifestazione e del movimento degli indignati non riesco a cogliere segni incisivi nel successivo sviluppo degli avvenimenti che hanno portato a questo governo " tecnico". Black Block, infiltrati o meno, hanno rubato la scena  e distolto l'attenzione a un Movimento che si è presentato in  piazza senza gestire la piazza.
E in un momento di confusione tra Destra e Sinistra, l'unico apparato di Potere , che resiste da 2000 anni, ha fatto sentire con forza la propria voce. Una voce che non si era levata prima, quando mister B. conduceva la stessa vita .Ma non voglio fermarmi su questi punti che probabilmente avranno uno sviluppo ulteriore in altri post, quello che mi interessa in questo momento è il momento della caduta di Berlusconi. Il tifo da calcio, i caroselli di auto, le ingiurie, i vaffa, tutto mi ha riportato alla mente non tanto la caduta di Craxi, quanto , con le dovute proporzioni, la caduta del muro di Berlino. Anche allora , festa di popolo, inni alla libertà, viva la democrazia...
e poi non si aveva più il Nemico, e si doveva dare sostanza a quelle istanze..
Non pervenuto.

giovedì 10 novembre 2011

Passione



CCHIU'LUNTANA ME STAIE,

CCHIU' VICINA TE SENTO...
CHI SA A CHISTO MUMENTO

TU A CHE PIENZE... CHE FFAIE...
TU M'E' MISO 'INT' 'E VVENE
NU VELENO CH'E' DDOCE...

NUN ME PESA STA CROCE
CA TRASCINO PE'TE...

TE VOGLIO... TE PENZO... TE CHIAMMO...
TE VECO... TE SENTO... TE SONNO...
E' N'ANNO -

'NCE PIENZE CA E' N'ANNO -
CA ST'UOCCHIE NUN PONNO
CCHIU' PACE TRUVA'?...

Cos'è la passione? come possiamo definire quel sentimento che ti permette di scalare montagne e di scendere nelle profondità marine, di compiere pazzie e azioni meditate.
Senza la passione non si avrebbe vita, ma per passione si può perdere la vita. La passione è l'additivo che muove tutto il nostro agire, ma anche il non agire. Dura una vita intera, ma è anche questione di un attimo. Nasce, si espande, si ritira, scompare, ricompare, in un loop infinito. Un riff a volte uguale, a volte modificato. uno standard jazz che puoi variare ad libitum o suonare uguale  alla prima esecuzione. Perchè scompare? Perchè nasce? E' più fortunato l'uomo che non hai mai provato questo sentimento, quello che lo ha perso, quello che ancora lo vive? La passione travolge tutto quello che ha intorno, è un sentimento " egoista"; sottrae tempo, emozioni, cose e passioni. Nasce in testa o nel cuore?


Ma che domande mi pongo, in un momento attuale dove la politica e l'economia occupano i nostri pensieri, dove il futuro più lontano è fissato a qualche giorno se non a qualche ora? Proprio in questi momenti, sentendo un vecchio disco napoletano, ho sentito la voglia di parlare di passione. La passione di fare politica, di credere in un altro mondo, la passione di amare una donna.
Con passione.
 














domenica 6 novembre 2011

Destra e Sinistra

Tutti noi ce la prendiamo con la storia
ma io dico che la colpa è nostra
è evidente che la gente è poco seria
quando parla di sinistra o destra.

Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
.................
L'ideologia, l'ideologia
malgrado tutto credo ancora che ci sia
è la passione, l'ossessione
della tua diversità
che al momento dove è andata non si sa
dove non si sa, dove non si sa.


Perdonatemi, se insisto sempre con Giorgio Gaber, ma la sua analisi della società resta attuale e preveggente, come in questo brano del 2001. Tutta questa premessa per manifestare il mio disagio di cittadino in questa Italia di  oggi. Il termine cittadino vuole  esprimere un concetto più ampio di elettore, abitante, simpatizzante, indignato, popolo. In questi giorni sembra di vivere in un Paese impazzito, dicotomico, soprattutto allo sbando, un si salvi chi può, novello 8 settembre , da ultima spiaggia. La Politica ridotta a mercimonio, un meretricio. Se da un lato si assiste a un finale da caduta dell'impero dall'altra parte assistiamo a un tentativo patetico da parte di tutte le opposizioni (sic) di fare quadrato non tanto per ridare dignità a questo Paese, ma per arrivare a una fine legislatura che possa garantire i privilegi della Casta. Non si tratta di antipolitica, ma come ho espresso in altri post, è il concetto di democrazia rappresentativa che ritengo completamente stravolto dai partiti. Mi piace prendere a prestito di nuovo Gaber che cantava " È nata così la "Democrazia rappresentativa" che dopo alcune geniali modifiche fa sì che tu deleghi un partito che sceglie una coalizione che sceglie un candidato che tu non sai chi è, e che tu deleghi a rappresentarti per cinque anni, e che se lo incontri ti dice giustamente: "Lei non sa chi sono io!". Questo è il potere del popolo."
Superare questa fase é possibile? Come può il Popolo riprendersi il potere che gli é stato sottratto non solo dai partiti, ma anche dalle istituzioni sovranazionali e dai potentati economici? Si può sfruttare questa crisi economica per creare un nuovo ordine etico, morale e nuove dinamiche sociali?
Ci lasciamo con questi interrogativi.



domenica 30 ottobre 2011

la meglio gioventù

Fino a quando si è giovani? A guardarci intorno mi viene spontaneo pormi questa domanda. In politica vedo il rottamatore  Renzi che guida i 40enni che scalpitano o scalciano, non è chiaro, per accomodarsi alla tavola del potere. Salvatores e Tornatore, vincitori di un Oscar 20 anni fa, sono ancora considerati giovani registi. In letteratura abbondano i giovani scrittori salvo accorgersi che hanno superato i gli anta.
A questo punto, mi sembra giusto caro Cipputi , che a 67 anni sei troppo giovane per andare in pensione.

domenica 23 ottobre 2011

la Democrazia



Testo della canzone La democrazia di Giorgio Gaber dall'album Gaber 96-97



Dopo anni di riflessione sulle molteplici possibilità che ha uno Stato di organizzarsi sono arrivato alla conclusione che la democrazia è il sistema più democratico che ci sia. Dunque, c'è la democrazia, la dittatura… e basta. Solo due. Credevo di più. La dittatura in Italia c'è stata e chi l'ha vista sa cos'è, gli altri si devono accontentare di aver visto solo la democrazia. Io, da quando mi ricordo, sono sempre stato democratico, non per scelta, per nascita. Come uno che quando nasce è cattolico, apostolico, romano. Cattolico pazienza, apostolico non so cosa vuol dire, ma romano io?!... D'altronde, diciamolo, come si fa oggi a non essere democratici? Sul vocabolario c'è scritto che "democrazia" significa "potere al popolo".Sì, ma in che senso potere al popolo? Come si fa? Questo sul vocabolario non c 'è scritto. Però si sa che dal 1945, dopo il famoso ventennio, il popolo italiano ha acquistato finalmente il diritto al voto. È nata così la "Democrazia rappresentativa" che dopo alcune geniali modifiche fa sì che tu deleghi un partito che sceglie una coalizione che sceglie un candidato che tu non sai chi è, e che tu deleghi a rappresentarti per cinque anni, e che se lo incontri ti dice giustamente: "Lei non sa chi sono io!". Questo è il potere del popolo. Ma non è solo questo. Ci sono delle forme ancora più partecipative. Il referendum, per esempio, è una pratica di "Democrazia diretta"... non tanto pratica, attraverso la quale tutti possono esprimere il loro parere su tutto. Solo che se mia nonna deve decidere sulla Variante di Valico Barberino-Roncobilaccio, ha effettivamente qualche difficoltà.Anche perché è di Venezia. Per fortuna deve dire solo "Sì" se vuol dire no, e "No" se vuol dire sì. In ogni caso ha il 50% di probabilità di azzeccarla. Ma il referendum ha più che altro un valore folkloristico perché dopo aver discusso a lungo sul significato politico dei risultati… tutto resta come prima e chi se ne frega. Un'altra caratteristica fondamentale della democrazia è che si basa sul gioco delle maggioranze e delle minoranze. Se dalle urne viene fuori il 51 vinci, se viene fuori il 49 perdi. Dipende tutto dai numeri. Come il gioco del Lotto. Con la differenza che al gioco del Lotto, il popolo qualche volta vince, in democrazia... mai! E se viene fuori il 50 e 50? Ecco, questa è una particolarità dellanostra democrazia. Non c'è mai la governabilità. È cominciato tutto nel 1948. Se si fanno bene i conti tra la Destra –DC, liberali, monarchici, missini… – e la Sinistra – comunisti,socialisti, socialdemocratici, ecc. – viene fuori un bel pareggio. Da allora è sempre stato così, per anni! Eh no, adesso no, adesso è tutto diverso. Per forza: sono spariti alcuni partiti, c'è stato un mezzo terremoto, le formazioni politiche hannocambiato nomi e leader. Adesso… adesso non c'è più il 50% a destra e il 50% a sinistra. C'è il 50% al centro-destra e il 50% al centro-sinistra. Oppure un 50 virgola talmente poco… che basta che uno abbia la diarrea che salta il governo. Non c'è niente da fare. Sembra proprio che il popolo italiano non voglia essere governato. E ha ragione. Ha paura che se vincono troppo quellidi là, viene fuori una dittatura di Sinistra. Se vincono troppo quegli altri, viene fuori una dittatura di Destra. La dittatura di Centro invece... quella gli va bene.Auguri.

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Gli avvenimenti di quest'ultima settimana hanno riproposto il dualismo che divide il popolo che si professa di sinistra; esiste una via democratica al cambiamento e come possiamo definire via democratica? Siamo davvero convinti che il singolo voto possa davvero influire sulle scelte di un cambiamento radicale delle politiche di questo Stato? Ha ancora senso parlare di Stato nazionale quando assistiamo al  "commissariamento" dei singoli Stati da parte di organismi sovranazionali? I tradizionali "poteri forti" nazionali devono a loro volta soccombere sotto il peso di organizzazioni industriali e finanziarie multinazionali, che talvolta si mascherano come ONG e Organismi Sovranazionali.


Torniamo alla nostra Italietta, dove le espressioni andare a destra o andare a sinistra mi fanno venire in mente solo il Tom Tom. Non si vuole vedere, da parte di chi siede negli scranni del Potere, il disagio di chi ogni giorno è costretto a fare i conti con la fame vera e sopratutto a non vedere un futuro. Assistiamo ad una difesa dello status quo di chi ha accumulato privilegi e a montare la rabbia di chi non solo non ha privilegi, ma non vede nessuna prospettiva di acquisire diritti elementari. In questo clima, la violenza , di chi non ha niente, niente da perdere, niente lavoro, niente futuro, si indirizza contro quello che da sempre è considerato il Nemico: la Polizia. Si assiste allo stesso processo che vede contrapposti ultras di calcio e Polizia. L'importante è identificare il Nemico e su quello scaricare la rabbia, tanto il pretesto lo si trova sempre; può essere la tessera del Tifoso o la manifestazione degli indignati, la retrocessione della propria squadra e la protesta contro la TAV. Nel celerino si vede la faccia cattiva e ottusa del Potere, non l'altro disgraziato che per motivi di sopravvivenza si trova sull'altra parte della barricata.

Al Potere fa comodo avere un capro espiatorio, in modo da poter colpire tutte le idee e le persone indistintamente.

Nessuno ha la ricetta giusta per uscire da questi anni bui; dire "io speriamo che me la cavo", mi sa' tanto di disfattismo e ritorno alla dimensione privata, come fare un gruppo su Facebook e lottare come in un videogame mi fa venire in mente i giochi dei bambini.Non sono un maestro e non do soluzioni, piuttosto le cerco.

venerdì 21 ottobre 2011

la morte in diretta

La morte in diretta. " Non avremmo voluto mostrare mai queste immagini.." ".. le immagini sono destinate ad un pubblico adulto". Cazzo, non le mostrare o aspetta, brutto str.., che porto i bambini nell'altra stanza, e pazienza se piangono mentre la cotoletta si raffredda. Gheddafi morente finisce nel mio piatto e il suo sangue si mescola al bicchiere di vino.L'asticella si alza ogni giorno di più. I plastici, Avetrana, Melania, Cogne, tutto finisce in un gigantesco tritacarne, dove la carne umana viene sbattuta, stritolata in nome di che cosa. La verità, il giornalismo libero.
Non ne posso più di questa spettacolarizzazione della morte.

mercoledì 19 ottobre 2011

La sottile linea

Sabato ho marciato in piazza con il mio bel cartello " affamato e indignato" , e insieme a me marciavano tanti, con la giusta indignazione per le tante cose che non vanno in questo Paese. Eravamo le solite facce note, di ex comunisti, ex verdi, ex pacifisti, ex cattolici, ex inteso come provenienza,  che rivivono in queste manifestazioni una gioventù di ideali traditi  e di compromessi per mandare avanti la famiglia.
Accanto sfilavano centinaia di neri. Anche loro con i loro cartelli dove in un italiano incerto esprimevano i loro bisogni e i loro desideri, la fame , si quella vera, fatta di stomaci vuoti, di ricerca di lavoro. I concetti erano simili ai miei, e ai rivoluzionari del sabato mattina che mi accompagnavano in corteo, ma un dubbio, forte come un pugno nello stomaco, è entrato nei miei pensieri. La mia fame è la stessa di un nero analfabeta, basso proletariato, che viene a vivere in una terra ostile, e vende le sue braccia a 3 euro l'ora? A senso parlare di diritto alla democrazia, alla libertà di stampa, di conflitto di interesse quando vivo in un Paese che ha smarrito il senso dell'accoglienza? In un paese che si indigna se viene tolto il crocifisso dalle aule scolastiche o viene distrutta una statua della Madonna, ma che non esita a rispedire in mare i barconi  di poveri disgraziati. Dove le gerarchie ecclesiastiche si muovono per cercare nuovi referenti e non alzano troppo la voce per non disturbare il manovratore di turno.
Voglio continuare a manifestare, ma la prossima volta senza cartello.

domenica 16 ottobre 2011

manifestazioni

Eccomi qui davanti a un foglio bianco e scrivere. Più che scrivere, questo blog sarà il mio diario dove comunicare le mie emozioni, dove cercherò di mettere a nudo i miei sentimenti. Vorrei trasmettere a chi volontariamente o per caso si troverà a leggere le parole che metterò in fila, gli odori, le sensazioni, le emozioni che escono dal mio corpo e si trasferiscono sul foglio. Ho usato il termine " odori",  perchè  sono convinto che le parole e i ricordi evocano odori..Gli odori e le parole non son sono neutri, hanno nel nome la sensazione di bene e di male.
Oggi 16 ottobre 2011,voglio raccontare della manifestazione del 15 ottobre, non quella grande di Roma, ma di una minore, ma non per questo meno importante.
Il sudore è un odore che evoca generalmente disgusto o fastidio, ma ieri quell'odore mi ha dato altre emozioni. Ho sfilato insieme a centinaia di neri, e nei loro volti vedevo il sudore del lavoro di dodici ore nei campi a tre euro l'ora, di giovani donne che sudano sulle loro biciclette per raggiungere velocemente le case di bianche signore che non possono sudare, con decine di studenti, che frequentano una scuola pubblica che darà loro il " sudato" pezzo di carta e nient'altro.
E' il mio primo post, non so bene quanto deve essere lungo, per non annoiare chi legge, ma siccome lo scrivo soprattutto per me, quindi me la canto e me la suono, scrivo finchè ne ho voglia.
La Storia è fatta di grandi avvenimenti, dove all'interno si svolgono storie minori.
Torniamo alla manifestazione e agli odori, dove all'interno della Manifestazione, ho ritrovato gli odori della giovinezza, l'odore di piombo di quegli anni, i grandi ideali, il "fumo", la voglia di cambiare il mondo e ( Paoli che ne sai, che non ci siamo mai incontrati) alla fine impiegarsi in banca.
Un odore può trasmettere tutto questo? Anche di più .L'odore di shampoo appena fatto ti ricorda la prima cotta, se parli di olio e parmigiano, ti viene in mente il campeggio con gli amici, pochi soldi ma tanta allegria. Un allegria che ora è sempre velata.Passi anni con delle persone, rimangono estranei, non riesci a dire nemmeno che cosa hai mangiato il giorno prima; poi incontri uno sconosciuto e gli apri il cuore. Affinità elettive. Non so bene cosa significa, ma suona bene.
Ho preso gusto a scrivere, caro blog tonerò a trovarti.