lunedì 26 dicembre 2011

Titanic

La prima classe costa mille lire,

la seconda cento, la terza dolore e spavento

e puzza di sudore nel boccaporto

e odore di mare morto.

Signor Capitano, mi stia a sentire

ho belle pronte le mille lire,

in prima classe io voglio viaggiare

su questo splendido mare.

(F. De Gregori)
 

Riflessioni nella notte di Natale del 2011... Un Natale diverso,  più povero, meno sfarzoso, in attesa di una scintilla, di un miracolo...Da millenni ci aggrappiamo al Miracolo, l'avvenimento che ci sollevi dallo stato attuale e ci proietti in un'altra dimensione. Queste riflessioni vanno in un'altra direzione rispetto a quello che immaginavo, quando mi sono messo a scrivere.. avrei voluto parlare di questa nave Italia che affonda, dove viene chiesto a tutti di adoperarsi per evitare il naufragio, ma non ha tutti viene offerta la scialuppa di salvataggio... chi ha il biglietto di viaggio in terza classe per salvarsi è destinato a combattere contro altri disgraziati passeggeri.. dovrà salire sulle loro spalle e affondarli....'fanculo ai neri .. perchè hanno preso questa nave, non hanno visto che sotto al gran pavese c'è solo miseria ..'fanculo a tutti i deboli.. 'fanculo ai poveri .. in prima classe si parla una lingua che non riconosco, non è la lingua di noi cafoni.. parlano di democrazia sospesa.. di " votare per dare il voto al popolo sovrano", ma cazzo significa . quando il voto è stato libero?.. quando hai la pancia vuota e i tuoi figli ti chiedono il pane .. chi scegli? i principii o  lecchi la mano che ti elemosina le briciole.. Ecco allora l'Uomo Forte, L'Uomo della Provvidenza.. Il Miracolo Italiano.
Voglio parlarvi di un'altro Natale. Dove la parola crescita non mi faccia pensare a PIL ,spread, commesse, export...ma come dice  Isaia " Il lupo e l’agnello pascoleranno assieme, il leone mangerà il foraggio come il bue, e il serpente si nutrirà di polvere. Non si farà né male né danno su tutto il mio monte santo, dice il Signore.”
L’handicappato sarà guarito: “Allora si apriranno gli occhi dei ciechi, e saranno sturati gli orecchi dei sordi; allora lo zoppo salterà come un cervo, e la lingua del muto canterà di gioia; perché delle acque sgorgheranno nel deserto, e dei torrenti nei luoghi solitari.”
Possiamo immaginare una crescita dei valori di solidarietà, condivisione , fratellanza.? Può esserci una crescita felice per tutti? Non è più il tempo di dire " io speriamo che me la cavi".
Buon Natale

venerdì 16 dicembre 2011

Itaca

Quando ti metterai in viaggio per Itaca


devi augurarti che la strada sia lunga,

fertile in avventure e in esperienze.

I Lestrigoni e i Ciclopi

o la furia di Nettuno non temere,

non sara` questo il genere di incontri

se il pensiero resta alto e un sentimento

fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.

In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,

ne' nell'irato Nettuno incapperai

se non li porti dentro

se l'anima non te li mette contro. (Kostantin Kavafis)

Ulisse è tutto quello che è o vorrebbe essere  l'italiano medio:  il furbo, il figlio di puttana, quello che sopravvive a tutto, " si fa' sicch ma non more ", Ulisse non ha vergogna a indossare  abiti femminili per sfuggire alla guerra, e quando partecipa alla guerra dove non arrivano le armi arriva la sua astuzia , " la cazzimma" ( lasciatemelo dire in napoletano). Lascia il suo Paese, la donna fedele che lo aspetta, gira per vent'anni , non si fa mancare niente, per lui le donne si ammazzano, donne per una notte , o per anni, da portare a letto e farci figli, pensando sempre a Penelope, la vedova bianca. Quando torna a casa e per fuggire di nuovo. E'  sete di conoscenza, apertura a tutte le novità o perchè " a casa ci puzza"...?
Pure capace di generosità verso i compagni in difficoltà, e pronto a spronarli esaltandone le doti per raggiungere il suo fine.

 « "O frati," dissi, "che per cento milia
perigli siete giunti a l'occidente,
a questa tanto picciola vigilia
d'i nostri sensi ch'è del rimanente
non vogliate negar l'esperïenza,
di retro al sol, del mondo sanza gente.
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza". »

(vv. 112-120) Dante

Chi è l'Ulisse odierno?..In questi giorni vediamo lo spettacolo di troppi politicanti che si credono novelli Ulisse...Che gli dei ci assistano...