domenica 6 novembre 2011

Destra e Sinistra

Tutti noi ce la prendiamo con la storia
ma io dico che la colpa è nostra
è evidente che la gente è poco seria
quando parla di sinistra o destra.

Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
.................
L'ideologia, l'ideologia
malgrado tutto credo ancora che ci sia
è la passione, l'ossessione
della tua diversità
che al momento dove è andata non si sa
dove non si sa, dove non si sa.


Perdonatemi, se insisto sempre con Giorgio Gaber, ma la sua analisi della società resta attuale e preveggente, come in questo brano del 2001. Tutta questa premessa per manifestare il mio disagio di cittadino in questa Italia di  oggi. Il termine cittadino vuole  esprimere un concetto più ampio di elettore, abitante, simpatizzante, indignato, popolo. In questi giorni sembra di vivere in un Paese impazzito, dicotomico, soprattutto allo sbando, un si salvi chi può, novello 8 settembre , da ultima spiaggia. La Politica ridotta a mercimonio, un meretricio. Se da un lato si assiste a un finale da caduta dell'impero dall'altra parte assistiamo a un tentativo patetico da parte di tutte le opposizioni (sic) di fare quadrato non tanto per ridare dignità a questo Paese, ma per arrivare a una fine legislatura che possa garantire i privilegi della Casta. Non si tratta di antipolitica, ma come ho espresso in altri post, è il concetto di democrazia rappresentativa che ritengo completamente stravolto dai partiti. Mi piace prendere a prestito di nuovo Gaber che cantava " È nata così la "Democrazia rappresentativa" che dopo alcune geniali modifiche fa sì che tu deleghi un partito che sceglie una coalizione che sceglie un candidato che tu non sai chi è, e che tu deleghi a rappresentarti per cinque anni, e che se lo incontri ti dice giustamente: "Lei non sa chi sono io!". Questo è il potere del popolo."
Superare questa fase é possibile? Come può il Popolo riprendersi il potere che gli é stato sottratto non solo dai partiti, ma anche dalle istituzioni sovranazionali e dai potentati economici? Si può sfruttare questa crisi economica per creare un nuovo ordine etico, morale e nuove dinamiche sociali?
Ci lasciamo con questi interrogativi.



1 commento:

  1. Caro Pino,
    penso, come tu ben sai, visto le nostre tante discussioni, che è tempo per noi tutti di guardare le cose che ci circondano da vicino senza farci trascinare in discussioni dove predominano pensieri titanici ormai divenuti veri e propri fantasmi.
    Scusami se ritorno, anche in questa sede, su un concetto che ti esprimo quotidianamente ma ritengo necessario una attenta riflessione da parte di noi tutti.
    Noi viviamo nell'ovvio, nello scontato e non possiamo fare altrimenti. La nostra vita ha bisogno di coordinate altrimenti saremmo pietrificati dinanzi all'immensità del mondo e del nostro esistere.
    Quello che però non dobbiamo mai perdere di vista è proprio quest'ovvio, essere consapevoli della sua presenza e, soprattutto, essere consapevoli che l'ovvio dell'oggi deriva dal sogno di uomini che hanno vissuto prima di noi.
    In questo nostro tempo tribolato ci chiediamo tutti cosa fare finendo per sentirci sconfitti dall'immensità dei problemi.
    Eppure proprio nelle scienze, regno della ragione, da decenni sono state avanzate teorie che potrebbero aiutarci a modificare il nostro punto di vista.
    Parlo soprattutto del cosiddetto "Effetto farfalla" di Lorenz.
    Prima della sua teorizzazione tutte le micro variazioni, che potevano esistere in un sistema, non venivano considerate come capaci di determinare mutamenti.
    L'Effetto farfalla non è altro che la presa d'atto che ogni variazione, anche impercettibile, può determinare mutamenti impensabili.
    Ti dico questo perchè a furia di interrogarmi sulle domande che tu poni a tutti noi, guardando con serenità a me stesso, posso dire che nel mio passato ho preso decisioni estremamente forti e fuori dalle logiche predominanti ma senza mai voler forzare o sconfiggere sistemi e paradigmi.
    Sono state l'espressione del mio essere, non c'è mai stato calcolo, micro variazioni (importanti per me) ma sicuramente impercettibili per il mondo.
    Eppure, nè io ne tutti noi, possiamo sapere se il sedimentarsi di questi micro atti porterà a nuovi orizzonti, ma bisogna provare.
    Tutto ciò potrà sembrare romantico, utopistico ma, ti prego, riflettimoci con molta attenzione.

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